Il 14 febbraio del 1974 nasceva la legge che tutela il cane guida, cioè consente il suo accesso OVUNQUE: sono passati ben 34 anni ma gli italiani non sembrano conoscere questa importante legge, tanto che io come altri, siamo cacciati via da esercizi pubblici, trasporti ecc. spesso con la scusante che i cani non sono ammessi.
Troppe volte mi sento umiliare o devo rinunciare a vivere, ad esempio un evento come un concerto, troppe volte mi sono sentita cacciar via da un esercizio pubblico perchè contenente generi alimentari, ma addirittura da numerosi bar. E' di poco tempo fa la notizia di un ragazzo che, sentitosi male, si è trovato costretto
Seguire i percorsi che decideva Artu è stato per me un esercizio, o addestramento, fantastico. Spiego meglio: uscivo da casa e non dicevo assolutamente niente ad Artu, che alla fine della stradina si trovava un po' in difficoltà, non tanto per il dubbio, ma forse per la paura di non aver sentito se dicevo qualcosa. Di solito, se non dicevo nulla, mi portava direttamente al bar dove solitamente facevo colazione, uno dei pochi a Roma che non mi faceva storie per via del cane e il più vicino a casa mia. C'è da dire che per un lungo periodo io mi sono ritrovata a vivere come un automa, telecomandata, solo dalla mia coscienza però e non da altri, se non in piccola parte proprio dal mio cane.
E' stato il periodo in cui ho cercato di accettarmi com'ero ridotta, e di umani ho già detto che non ce n'erano ad aiutarmi.
Tornando ai percorsi decisi dal cane, mi accorsi che questo modo di camminare mi consentiva di
Racconto una parte del lato segreto di Artu, quello che nasconde quando in strada, bardato da cane guida, sicuramente non vorrebbe mai far sapere. Ma dico anche che un cane guida non deve sconvolgere i vedenti se entra al bagno con la propria padrona o padrone.
Nella mia nuova casa ho un camino e Artu è affascinato dal fuoco, non solo dal suo calore.
Si mette in posizione sfinge e non si scolla più quando il fuoco è acceso, a meno che non scarti una caramella nell'altra ala dell'appartamento, che è abbastanza grande, allora arriva a razzo e si mette seduto con le zampe all'aria, in attesa sempre di cibo. Ho scoperto che non è solo il mio cane, ma un po' è proprio la razza così vorace e perennemente affamata.
Dicevo, passa ore immobile seduto, col muso alto rivolto al fuoco
L'autonomia per chi non vede? Un cane guida è per me autonomia.
Ne parlerò meglio e approfonditamente in questo blog, dove spero di avere anche altre testimonianze che, se mancheranno, sarà solo per via di una scarsa voglia di farci conoscere e di far sapere cosa è questo cane per noi. Sono convinta che molti vedenti, leggendo cosa rappresenta per noi disabili visivi in generale, un cane guida, saranno senz'altro più sensibili quando ci incontreranno in strada, su un mezzo pubblico, in un negozio, ecc.
Un cane rappresenta la visione che non ho più, cioè quella "realtà" a cui ero abituata da quando sono nata fino all'età di circa 43 anni (li compìi dopo pochi mesi della cecità sopraggiunta per incidente stradale). Ci si può perdere anche dentro la stessa casa che si abitava fino a poco tempo prima, ma un cane, nel mio caso un cucciolo di nemmeno 2 mesi, è stato una bussola dall'inizio, poi col tempo i miei nuovi occhi.
Potrei raccontare molte cose, ma vorrei farlo per gradi, intanto posso dire una cosa importante: il cane capì subito, anche se così piccolo, che ero senza realtà visiva, e mi accompagnava a toccare le cose,