Campagna Cane Guida Blindsight Project

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RANDAGISMO: SBRANATI DALL'IGNORANZA

Un uomo è morto, sbranato da cani, dicono randagi, in realtà il cane randagio non arriva a tanto. Il cane, per sua natura, è capace di reperirsi cibo autononamente ma se, come sempre accade, gli si da cibo, lui si sente in dovere di difendere quel territorio. Nel caso di questo camionista sbranato pare si tratti proprio di cani nutriti ma non curati, lasciati quindi allo stato brado, pertanto con tutta la voglia di difendere quel luogo dove qualcuno gli da da mangiare, come succede quasi ovunque, a parte che nelle grandi città.
Personalmente sono stata aggredita da cani cosiddetti randagi, con conseguenze disastrose: due vertebre spezzate e fuoriuscita del nervo sciatico, rimessi a posto con un delicato intervento di neurochirurgia, anche se ne porto ancora tutte le conseguenze.

(C)AVE CANEM A POMPEI (COMPRESO IL CANEM GUIDA?)


Salviamo i cani, siamo d'accordo e sono la prima ad affermarlo, mi piacerebbe però che venissero salvati anche i ciechi e i cani da lavoro, quindi i cani guida in primis. Di seguito una notizia: spero abbiano pensato anche a chi tiene fermi questi cani salvati si, ma tenuti sciolti, perché per chi, come me, è guidato da un cane guida questa cosa rappresenterà un'enorme barriera, occultata dalla "buona azione":

POMPEI (NAPOLI) - I cani randagi di Pompei, per anni simbolo del degrado e dell''abbandono dell'area archeologica, diventano adottabili in tutto il mondo. Su iniziativa del commissario delegato Marcello Fiori e' partito il progetto (C)Ave Canem, destinato a risolvere definitivamente uno problema piu' antichi degli scavi, coniugando la tutela degli animali con la sicurezza pubblica con la promozione di una campagna per l'adozione dei cani,

LA LIBERTA' IN UN GUINZAGLIO

Non si può spiegare la sensazione di libertà che provo quando metto i piedi sulla spiaggia: non so se è accentuata da quanto mi trasmette Artu, sempre molto felice di stare al mare, ma è una sensazione troppo bella e forte per poterla scrivere brevemente. Posso solo dire qui che mi sento come una donna in catene da anni, finalmente liberata, e penso di aver reso l'idea. Spiego meglio il perchè: essere abituati a camminare senza bastone, vedendo tutto quello che ci circonda, o guidare una moto, che già per sé stessa è sinonimo di libertà, anziché essere guidati, e non poterlo più fare appena si esce da casa, è una cosa tremenda!
Con molta difficoltà ho cercato di adattarmi a questo nuovo modo di camminare,

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