IL CANE GUIDA ENTRA IN HOTEL: FINALMENTE SI APPLICA LA LEGGE (DEL 1974!)
Quante volte a chi ha un cane guida è stato negato un hotel? E quante volte, sempre al cane guida che accompagna persona disabile visiva, è stato comunque negato il ristorante o il bar dell'hotel? E questo in quei casi isolati in cui veniva rispettata la legge dello Stato Italiano n.37 del 1974, che consente l'accesso gratuito e ovunque, anche dove i cani non sono ammessi.
"Si certo, la stanza gliela possiamo dare, "anche" se ha un cane guida, però come immaginerà non potrà entrare nel ristorante, nel bar, ecc.". Oppure: "mi dispiace ma in questo hotel i cani non sono "proprio" ammessi", e questa frase viene ripetuta più volte anche quando si segnala la legge dello Stato, quasi non ascoltassero. Si è vero qualcuno ha denunciato, ma spesso quando si deve partire non si ha la voglia di passare ore per commissariati e questure, quindi è stato messo un punto a queste discriminazioni. Come? Semplice, saranno estromessi come soci gli hotel che trasgrediranno ancora la legge, e lo dice Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi sensibilizzato da una nostra azione.
Anche se dal 2006 Blindsight Project ha informato parecchi italiani sul cane guida, non è stato sufficiente per molti testardi: ci è voluto un nuovo settore dedicato, di cui è responsabile Simona Zanella, il settore Cane Guida di Blindsight Project che, insieme a Il Fatto Quotidiano, hanno messo in luce la realtà, quella triste realtà che, a volte, addirittura le persone disabili stesse tendono a nascondere, ed è facile comprenderne il perché, visto che a nessuno piace essere cacciato via o rifiutato, nel nostro caso poi solo perché si vede grazie a un cane, che è tutelato da una legge dello Stato, ed è inseparabile dal suo padrone, come del resto lo sono gli occhi per chi non ha problemi di cecità o ipovisione. Altrimenti non avrebbero fatto una legge a proposito! Simona e la troupe de Il Fatto hanno girato per Milano, ma in ogni altra città italiana sarebbe la stessa cosa, è bene considerarlo.
Da oggi quindi, nel caso un hotel facesse storie per accettare un cliente accompagnato da cane guida, fareste bene a segnalarcelo subito, scrivete a: caneguida@blindsight.eu, ci attiveremo immediatamente affinché la legge venga rispettata, e non solo quella sul cane guida, ma anche la 67/06 per le discriminazioni a persona disabile.
Abbiamo aperto anche una pagina Facebook per il nostro settore Cane Guida, mettete MiPiace e seguiteci anche da lì, soprattutto aiutateci a diffondere sempre la nostra importante Campagna Nazionale Cane Guida, adesso tradotta in inglese per gli esercenti stranieri in Italia, per questo da ieri NON CI SONO PIU' SCUSE!
Ricapitolando: il Cane Guida entra in hotel, e la persona disabile visiva che accompagna può girare liberamente nella struttura, come tutti gli altri clienti. C'è chi lo farà con le proprie gambe, chi in carrozzina, chi con le stampelle, chi con un interprete di Lis, chi con un cane guida: è la normalità, e lo diventerà grazie al nostro impegno, anche in altri ambiti in questa nazione, questo è solo l'inizio. Ci tengo a sottolineare che la gioia che provo, per questa decisione nei confronti degli albergatori, non è certo per vendetta verso chi, finora, ci ha cacciati, a volte anche in malo modo, anzi! Mi dispiace per loro, come mi dispiacerà tra poco per i taxisti, i ristoratori, gli estetisti, tanti medici, palestre e piscine, e tutti coloro che finora hanno discriminato, dando tra l'altro un duro colpo alla già fragile immagine che l'Italia ha nel mondo per l'accessibilità e l'accoglienza. Sono invece gioiosa per tutti coloro che, finalmente, potranno prenotare un hotel senza fare mille telefonate e la solita discussione, a cui segue sempre umiliazione e, spesso, rinuncia del viaggio e chiusura verso il mondo reale. Tutte cose che, per statuto, Blindsight Project combatte da anni, tutte barriere mentali che stiamo pian piano polverizzando, e il tutto sarà più facile se ci segnalarete ogni irregolarita, e se diffonderete la nostra campagna informativa sul cane guida. Grazie!
(Laura Raffaeli presidenza) Leggi l'articolo e l'inchiesta
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"Si certo, la stanza gliela possiamo dare, "anche" se ha un cane guida, però come immaginerà non potrà entrare nel ristorante, nel bar, ecc.". Oppure: "mi dispiace ma in questo hotel i cani non sono "proprio" ammessi", e questa frase viene ripetuta più volte anche quando si segnala la legge dello Stato, quasi non ascoltassero. Si è vero qualcuno ha denunciato, ma spesso quando si deve partire non si ha la voglia di passare ore per commissariati e questure, quindi è stato messo un punto a queste discriminazioni. Come? Semplice, saranno estromessi come soci gli hotel che trasgrediranno ancora la legge, e lo dice Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi sensibilizzato da una nostra azione.
Anche se dal 2006 Blindsight Project ha informato parecchi italiani sul cane guida, non è stato sufficiente per molti testardi: ci è voluto un nuovo settore dedicato, di cui è responsabile Simona Zanella, il settore Cane Guida di Blindsight Project che, insieme a Il Fatto Quotidiano, hanno messo in luce la realtà, quella triste realtà che, a volte, addirittura le persone disabili stesse tendono a nascondere, ed è facile comprenderne il perché, visto che a nessuno piace essere cacciato via o rifiutato, nel nostro caso poi solo perché si vede grazie a un cane, che è tutelato da una legge dello Stato, ed è inseparabile dal suo padrone, come del resto lo sono gli occhi per chi non ha problemi di cecità o ipovisione. Altrimenti non avrebbero fatto una legge a proposito! Simona e la troupe de Il Fatto hanno girato per Milano, ma in ogni altra città italiana sarebbe la stessa cosa, è bene considerarlo.
Da oggi quindi, nel caso un hotel facesse storie per accettare un cliente accompagnato da cane guida, fareste bene a segnalarcelo subito, scrivete a: caneguida@blindsight.eu, ci attiveremo immediatamente affinché la legge venga rispettata, e non solo quella sul cane guida, ma anche la 67/06 per le discriminazioni a persona disabile.
Abbiamo aperto anche una pagina Facebook per il nostro settore Cane Guida, mettete MiPiace e seguiteci anche da lì, soprattutto aiutateci a diffondere sempre la nostra importante Campagna Nazionale Cane Guida, adesso tradotta in inglese per gli esercenti stranieri in Italia, per questo da ieri NON CI SONO PIU' SCUSE!
Ricapitolando: il Cane Guida entra in hotel, e la persona disabile visiva che accompagna può girare liberamente nella struttura, come tutti gli altri clienti. C'è chi lo farà con le proprie gambe, chi in carrozzina, chi con le stampelle, chi con un interprete di Lis, chi con un cane guida: è la normalità, e lo diventerà grazie al nostro impegno, anche in altri ambiti in questa nazione, questo è solo l'inizio. Ci tengo a sottolineare che la gioia che provo, per questa decisione nei confronti degli albergatori, non è certo per vendetta verso chi, finora, ci ha cacciati, a volte anche in malo modo, anzi! Mi dispiace per loro, come mi dispiacerà tra poco per i taxisti, i ristoratori, gli estetisti, tanti medici, palestre e piscine, e tutti coloro che finora hanno discriminato, dando tra l'altro un duro colpo alla già fragile immagine che l'Italia ha nel mondo per l'accessibilità e l'accoglienza. Sono invece gioiosa per tutti coloro che, finalmente, potranno prenotare un hotel senza fare mille telefonate e la solita discussione, a cui segue sempre umiliazione e, spesso, rinuncia del viaggio e chiusura verso il mondo reale. Tutte cose che, per statuto, Blindsight Project combatte da anni, tutte barriere mentali che stiamo pian piano polverizzando, e il tutto sarà più facile se ci segnalarete ogni irregolarita, e se diffonderete la nostra campagna informativa sul cane guida. Grazie!
(Laura Raffaeli presidenza) Leggi l'articolo e l'inchiesta
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