Campagna Cane Guida Blindsight Project

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BLIDSIGHT PROJECT PARLA DI CANE GUIDA

Il cane guida può entrare ovunque, per legge, ma molti non lo sanno
Laura Raffaeli, presidente di Blindsight Project, sarà presente oggi alla fiera del turismo accessibile Gitando.all.
La sua partecipazione alla fiera riguarda principalmente la promozione della campagna sul Cane Guida, che la Blinsight Project porta avanti da diversi anni.
Il cane guida è un indispensabile ausilio per i disabili visivi che desiderano vivere autonomamente la propria vita, purtroppo però chi ha il cane guida incorre spesso nell’ignoranza della popolazione.
Il cane guida per legge entra ovunque, non paga l’ingresso da nessuna parte, e non va mai disturbato!
Laura ci ha inviato una presentazione dell’appuntamento a Gitando.all, e ci spiega in cosa consiste la cultura e il rispetto del cane guida.

Sono Laura Raffaeli, la presidente di Blindsight Project. Saremo a Gitando.all con la nostra campagna sul cane guida, perché è molto importante che qualcuno ci abbia dato spazio per parlare di questo ausilio a molti sconosciuto.
La nostra è una tra le disabilità più gravi e il cane guida è un ausilio. Sembra brutto dirlo, perché è un animale carissimo e amatissimo, ma il cane guida per noi è soprattutto un ausilio, rappresenta i nostri occhi.
Il cane guida ci fa fare tutto, rappresenta la nostra più completa autonomia. Naturalmente non tutti scegliamo di avere il cane guida, ma per chi lo sceglie lo è.

TRENITALIA E I CANI

Non posso più guidare, ma c'è anche chi nasce cieco o ipovedente e non lo ha mai fatto, quindi il treno o l'aereo rimangono i mezzi di trasporto obbligati per spostamenti in autonomia, a parte quelli urbani.
Qui c'è una notizia, da leggere ovviamente, segnala anche una petizione da firmare e dice della nuova regola che Trenitalia adotta dal primo ottobre 2008, quella che dice che i cani di grossa taglia non potranno più salire in treno.
Personalmente ho sempre portato con me il libretto sanitario del mio cane guida, quello regionale e rilasciato dalla asl di appartenenza, che attesta sia le sue generalità che il suo stato di salute, vaccinazioni comprese, ma non era obbligatorio, oggi si, pena la solita multa, che arriva al cieco sicuramente sprovvisto di certificato ma mai ad un gestore che ci caccia via perché non conosce la legge 37 del 1974 (quella dell'accesso gratuito

IL NOSTRO ADDESTRAMENTO (terza parte)

Seguire i percorsi che decideva Artu è stato per me un esercizio, o addestramento, fantastico. Spiego meglio: uscivo da casa e non dicevo assolutamente niente ad Artu, che alla fine della stradina si trovava un po' in difficoltà, non tanto per il dubbio, ma forse per la paura di non aver sentito se dicevo qualcosa. Di solito, se non dicevo nulla, mi portava direttamente al bar dove solitamente facevo colazione, uno dei pochi a Roma che non mi faceva storie per via del cane e il più vicino a casa mia. C'è da dire che per un lungo periodo io mi sono ritrovata a vivere come un automa, telecomandata, solo dalla mia coscienza però e non da altri, se non in piccola parte proprio dal mio cane.
E' stato il periodo in cui ho cercato di accettarmi com'ero ridotta, e di umani ho già detto che non ce n'erano ad aiutarmi.
Tornando ai percorsi decisi dal cane, mi accorsi che questo modo di camminare mi consentiva di

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